Ma i Celti sono anche e soprattutto descritti nella letteratura antica come dei personaggi che
si ubriacano durante lo svolgimento d’interminabili banchetti, degli uomini violenti e
sanguinari, ghiotti di sacrifici animali ed umani, che immolano i propri bambini al fine di
ricevere protezioni e grazie dalle divinità venerate. Guidati nei loro atti da una visione idilliaca
della morte e dell’aldilà, essi non hanno paura di niente tranne della caduta del cielo e si
battono senza pietà, decapitando i loro nemici ed esponendo le loro teste e spoglie
all’entrata dei loro santuari.
Ma la realtà era veramente questa ? Possiamo confrontare testi antichi e scoperte
archeologiche ?