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Il mondo sacro dei Celti

«… certe populi quos despicit Arctos felices errore suo, quos ille timorum maximus haut urguet leti metus … »               Lucano, Pharsalia, Libro I, versi 459-460.

Nessun testo scritto dai Celti sul loro modo di concepire il mondo e le divinità ci è pervenuto
sino ad oggi. Dovuto al caso delle scoperte, ma forse anche ad una romanizzazione e poi ad
una cristianizzazione delle tradizioni ancestrali celtiche nelle quali si esercitava
probabilmente una trasmissione orale del sapere, garante dei più profondi segreti. Se ci si
affida a qualche testo antico greco-romano, i druidi, personaggi dal grande potere politico e
religioso nella società celtica della seconda età del Ferro, vietavano infatti la trascrizione dei
loro insegnamenti per paura che fossero divulgati. Come si fa dunque a conoscere le divinità
dei Celti, il sistema religioso che li guidava e spiegava il mondo al quale appartenevano ?
           Per fortuna, qualche autore antico ci ha fornito delle informazioni e degli indizi per
           alcune riflessioni più approfondite. In più le scoperte archeologiche si moltiplicano e gli
           studi dei ricercatori svelano, poco alla volta, l’universo religioso dei Celti. Visto la
           complessità del soggetto, il discorso sarà incentrato soprattutto sull’Europa centrale
           continentale della Seconda età del Ferro (circa 450-50 a.C.).

     

© Nomadi del Tempo 2009      Disclaimer